venerdì 14 maggio 2010

I° Cruasé Meeting, Gianni Zonin lancia la sfida: "Registriamo subito il marchio nel mondo"

Il 12 maggio al Castello di San Gaudenzio è andato in scena il partecipatissimo I° Cruasé Meeting del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. Spumantisti dell'Oltrepò Pavese, tecnici del settore, giornalisti enogastronomici nazionali e autorità a confronto sulla nuova frontiera dell'enologia oltrepadana.

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Da sinistra: l’assessore provinciale all’Agricoltura, Mario Anselmi, il presidente della Camera di Commercio, Giacomo De Ghislanzoni, il direttore generale Agricoltura di Regione Lombardia, Paolo Baccolo, il presidente del Consorzio, Paolo Massone, il presidente di Ascovilo, Livio Cagnoni, e Gianni Zonin, patron del gruppo Zonin (proprietario della Tenuta Il Bosco di Zenevredo).

Leggi la cronaca del meeting su La Provincia Pavese…

domenica 9 maggio 2010

Fascetta consortile, ora si cambia

Carissimi Soci,
così come vi abbiamo comunicato mezzo posta, la fascetta approvata dal Ministero attualmente in uso con il piano dei controlli ha cessato la sua attività.
Al piano dei controlli seguito da VALORITALIA, si dovrà comunicare esclusivamente il lotto di imbottigliamento così come accadeva prima dell’adozione della fascetta.
Il percorso naturale da seguire, sarebbe stato quello di adottare la nuova fascetta ministeriale, stampata dalla zecca di stato così come accade per la DOCG. Tale percorso non ha trovato pareri positivi nel consiglio di amministrazione, che per contro ha votato all’unanimità la rinuncia per i motivi che vado ad elencarvi:

1) Al contrario di altre zone di produzione, l'Oltrepo vive di una situazione di denominazione di origine molto complessa e articolata, le possibilità di vini e versione degli stessi è molto ampia, supera le 40.

La nuova fascetta ministeriale prevede un uso molto preciso in termini di distribuzione e di applicazione per ogni idoneità camerale, al lato pratico sarebbe un grande problema gestionale, soprattutto per le piccole aziende, dove non sussiste un ufficio preposto.

2) I costi di acquisto, compresi di adevisizzazione delle stesse leviterebbero di 3 volte. Questo sarebbe un peso in più sia per i produttori, che per il Consorzio di Tutela che dovrebbe anticipare il costi.

3) Il piano dei controlli con l’uso del lotto di imbottigliamento garantiscono di per sé la garanzia di tracciabilità e controllo dei flussi di produzione.

4) Uso del marchio Consortile.

In futuro, così come prevedono i nuovi disciplinari di produzione O.P. il marchio Consortile "Jolli" verrà posto in bottiglia in due modalità a scelta del produttore:

1) a mezzo di una fascetta (del formato identico a quella esistente del piano dei controlli)

2) impresso (stampato) sulla testa della capsula; previo autorizzazione di detto consorzio.

L’uso del marchio così come ho sopra descritto, sarà obbligatorio in seguito l’approvazione definitiva dei disciplinari di produzione O.P. Sarete debitamente aggiornati ed informati per tempo.
Così come scritto sulla lettera che avete ricevuto, il CdT chiude la distribuzione delle fascette approvate dal ministero (esistenti). Sarà possibile per le aziende che lo riterranno, il normale smaltimento delle scorte.
I produttori soci del Consorzio di Tutela O.P. che ritengono la fascetta elemento importante nell'abbigliamento della bottiglia, potranno fin da subito (30 giorni da ora) richiedere la fascetta consortile, in modo tale da dare al consumatore una continuità di immagine. La fascetta Consortile verrà gestita (acquistata e distribuita) da questo stesso CdT.
In questo caso il Consorzio di Tutela vini O.P. è a disposizione di tutta la denominazione, soci e non soci per eventuali chiarimenti e approfondimenti, per questo Vi preghiamo di farne uso, evitando di affidarvi a fonti di informazione non ufficiali.

Paolo Massone