Cari lettori,
in vista dell’anno nuovo, che ci auguriamo tutti possa unire la provincia di Pavia nel vincere la crisi, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese invita alla riscoperta della cultura e del gusto di casa: Cruasé per il brindisi e prodotti delle nostre colline in tavola. Non è solo un invito di maniera, ma una sfida contro l’omologazione. L’amor patrio ha da qualche tempo ceduto spazio, nel nostro immaginario, ad altri termini quali “esterofilia” e “globalizzazione”. Sarebbe cruciale cominciare a essere più consapevoli e orgogliosi del nostro territorio e delle relative produzioni; vivere la nostra terra con l’orgoglio di farne parte; sentirsi ambasciatori di tutte le positività, delle produzioni edonistiche che sappiamo esprimere. Auspico che il primo traguardo per il 2012 possa essere il dedicare più considerazione a casa nostra, riuscendo a trasmettere culture e tradizioni in modo vero e appassionato.
Il valore aggiunto di una zona sale anche per la considerazione e il rispetto di cui gode, diventa importante solo quando si ritengono di qualità i prodotti che porta in tavola: solo se tutti saremo paladini di questa filosofia sarà molto più facile comunicarci all’esterno essendo autorevoli. All’ora dell’aperitivo o della cena si alternano nella nostra mente le zone internazionali più blasonate o legate alla moda del momento. Invertiamo la tendenza! Abbiamo la tradizione, il Bonarda, forte di 18 milioni di bottiglie, e abbiamo il nuovo prodotto bandiera, il Cruasé: marchio collettivo consortile che identifica lo spumante Metodo Classico Docg rosé da Pinot nero, un nome che dev’essere il nostro nuovo punto di partenza. Ci distingue con stile, ci rende chiari. L’illustrissimo professor Giuseppe Fogliani, decano degli studi sulla vite e sul vino, nel 2011 ci ha spronato a più riprese a «pensare in grande» ribadendo che «in Oltrepò Pavese il vino è cultura e non solamente coltura».
Il momento economico internazionale non è facile, dunque è ancor più una priorità impegnarsi tutti per mantenere coltivate le nostre incontaminate colline, rispolverare l’orgoglio di accompagnare amici e conoscenti per strade e paesi rimasti immutati nel tempo, decantare le virtù delle migliori produzioni locali, pranzare e cenare solo nelle trattorie e nei ristoranti che conservano menu della tradizione e vini locali.
Il mondo consumatore apprezza la tradizione, specie quando si sposa con il gusto. «Cosa beviamo?». «Un Cruasé». La rivoluzione inizia dai piccoli gesti quotidiani, al tavolo del bar o del ristorante. Scegliamo le perle d’Oltrepò e brilleremo di più tutti, dando linfa a una nuova economia capace di preservare il territorio dalle centrali, dalle città al neon e da nuovo cemento che cancella la storia e il nostro prezioso orizzonte.
Paolo Massone
Presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese